Avviso agli studenti

siete tutti bocciati

L’università pubblica si avvia al proprio tramonto

Ciao amici,

è da tanto tempo che non scrivo su questo blog e mi piacerebbe dilungarmi in saluti e racconti della mia vita vissuta in questi mesi.

Tuttavia ci sono temi più urgenti di cui voglio parlarvi stasera.

Come avrete già capito dal titolo del post vorrei parlarvi della Legge 6 agosto 2008, n. 133 dal titolo:

“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”

pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 195 del 21 agosto 2008 – Suppl. Ordinario n. 196.

Si fa un gran parlare di manifestazioni in piazza, di Gelmini, di maestro unico, di “riforme” e così via ma non ho ancora udito un telegiornale parlare della cosa più importante: IL FATTO.

Il “fatto” è presto detto: con l’approvazione di questa legge che, peraltro, a leggere il titolo, a tutto fa pensare fuorchè ad una riforma del sistema universitario si approvano due soli articoli che da soli potenzialmente distruggono l’intero sistema universitario pubblico italiano.

Riporto alcuni commi significativi degli articoli, il testo completo lo potete trovare al link sopra in evidenza.

ART. 16

“[…] le Università pubbliche possono deliberare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato. La delibera di trasformazione e’ adottata dal Senato accademico a maggioranza assoluta ed e’ approvata con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. La trasformazione opera a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di adozione della delibera.”

“[…] Le fondazioni universitarie subentrano in tutti i rapporti attivi e passivi e nella titolarità del patrimonio dell’Università. Al fondo di dotazione delle fondazioni universitarie e’ trasferita, con decreto dell’Agenzia del demanio, la proprietà dei beni immobili già in uso alle Università trasformate.

“[…] Contestualmente alla delibera di trasformazione vengono adottati lo statuto e i regolamenti di amministrazione e di contabilità delle fondazioni universitarie, i quali devono essere approvati con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Lo statuto può prevedere l’ingresso nella fondazione universitaria di nuovi soggetti, pubblici o privati.

ART. 66 – Turn over

“Per l’anno 2009 le Università possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 10 per cento di quella relativa alle cessazioni avvenute nell’anno precedente.

“Per gli anni 2010 e 2011 possono procedere, per ciascun anno, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 20 per cento di quella relativa al personale cessato nell’anno precedente.”

Di fatto si stà aprendo la strada alla privatizzazione totale del sistema universitario italiano con l’aggravante di aggiungere ulteriori limiti sull’assunzione di nuovo personale.

In pratica per i prossimi tre anni nelle università si potranno assumere una o due unità di personale (inclusi i docenti)  ogni 10 unità di personale che si pensiona.

Insomma possiamo suonare un requiem per la nostra università pubblica dalla tradizione centenaria e la cosa più triste è che ciò avvenga nel paese che primo al mondo ha “concepito” l’idea di università pubblica per mezzo di quel genio lungimirante che fù l’Imperatore del Sacro Romano Impero e re di Napoli e Sicilia Federico II di Svevia quando, il 5 giugno 1224, fondò L’Università degli Studi di Napoli tramite un editto, la “generalis littera” spedita da Sicuracusa.

Lo “Sputor mundi” sta distruggendo uno dei regali più belli che lo “Stupor mundi” ha fatto a questa terra, “dono” che fece grande nel mondo il Sud Italia e nei secoli a venire l’Italia intera.

Carice van Houten

Finalmete posso dire anch’io di avere un’attrice preferita!

Sono stato letteralmente folgorato dalla sua interpretazione in “Black Book” (2007) di Paul Verhoeven.

Carice van Houten è un’attrice olandese. Di lei so che ha iniziato a lavorare nel mondo del teatro, del cinema e della televisione del suo paese, girando film che in patria hanno riscosso un certo successo. ha vinto tre volte l’Oscar olandese come miglior attrice. Vince questo premio per la terza volta nel 2007 per il suddetto film di Verhoeven nel quale interpreta il personaggio di Rachel, complesso e ricco di sfumature.

Pare sia sentimentalmente legata 😦 all’attore tedesco Sebastian Koch, star de Le vite degli altri e che aveva condiviso con lei il set di Black Book.

Guardate voi stessi e ascoltate la sua interpretazione di “Ich Bin Die Fesche Lola” in una scena el film.

Allora, che ve ne pare?

Il Lodo Alfano è Legge

“Loro sono iperborei” mi verrebbe da dire citando un illustre baffetto (che non è D’Alema).

Le 4 più alte cariche dello Stato possono fare a meno di rispondere alla legge durante il proprio mandato.

Un film dal finale poco originale, si era capito tutto sin dalle prime inquadrature.

Qui non c’è più decoro le carceri d’oro
ma chi l’ha mi viste chissà
chiste so’ fatiscienti pe’ chisto i fetienti
se tengono l’immunità

F. De Andrè

Bossi e il gestaccio sull’inno di Mameli

Nei giorni scorsi Umberto Bossi si è scatenato dal palco del congresso della Lega a Padova scagliandosi violentemente contro l’inno di Mameli e i professori del Sud con alcune delle sue solite massime shakespeariane:

Non dobbiamo più essere schiavi di Roma. L’Inno dice che ‘l’Italia è schiava di Roma…’, toh! (dito medio alzato) dico io”.

“Non possiamo lasciare martoriare i nostri figli – ha aggiunto – da gente (i professori ndr) che non viene dal nord. Il problema della scuola è molto sentito perché tocca tutta la famiglia”.

Bossi francamente in questo caso mi fà quasi compassione. Ha dato addosso ad una intera categoria (i professori meridionali, celebri creature mitologiche) guarda caso proprio alcuni giorni dopo che il suo figlioletto, con evidenti ascendenze paterne ben marcate, non è riuscito a superare gli esami di maturità.

Infatti la tesina su “La valorizzazione romantica dell’appartenenza e delle identità” non è servita a Renzo Bossi, figlio di Umberto, a superare gli esami di maturità presso il liceo “Bentivoglio” di Tradate. Ma ovviamente è stato discriminato perchè la sua tesina era incentrata sul pensiero di Carlo Cattaneo, un patriota, filosofo, politico e scrittore italiano che aveva spiccate idee federaliste.

E già! I prof. terroni e statalisti non hanno potuto fare altro che bocciarlo per la seconda volta portando a compimento una neanche tanto sottile vendetta verso il paladino della “devoluscion” con contorno di polenta e cioè il suo illustre padre.

Ok, questa era la minchiata, adesso vengono le cose serie e cioè il gesto oltraggioso (o mio dioooo!) verso l’inno di Mameli. Continua a leggere ‘Bossi e il gestaccio sull’inno di Mameli’

Missione di pace in Iraq

Questo video è dedicato a tutti quelli che ancora credono che i soldati italiani in Afghanistan e Iraq stiano conducendo una missione di “pace”.

Vi prego di ascoltare i dialoghi di questi pazzi esaltati a Nassyria.

Guardate cosa fanno i nostri bravi soldatini che ufficialmente sono lì per ricostruire infrastrutture.

Sono graditi commenti, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.

Buona visione.

The Times They Are A Changin’

Ascoltando quest’uomo che, allora ragazzo, cantava queste parole mi verrebbe voglia di avere 50 anni.

Vorrei avere 50 anni perchè significherebbe aver avuto 20 anni mentre costui, strimpellando la chitarra, cantava che “i tempi stanno per cambiare”.

Vorrei avere 50 anni perchè significherebbe averci creduto davvero, a vent’anni.

Privacy, impronte digitali, internet

Provo sentimenti contrastanti nel leggere la dichiarazione di Francesco Pizzetti, presidente dell’Autorità garante della per la protezione dei dati personali, nella sua presentazione della Relazione sull’attività 2007. Sentimenti che rimbalzano fra l’indignazione sinistroide e il “uhm questo però ha ragione”.

l tema è delicato e universale, nonchè un evergreen, soprattutto di questi tempi: la Privacy. Fino a che punto si possono spingere i giornalisti, le aziende, i politici e anche i privati cittadini nell’esercitare il diritto di ficcare il naso negli affari degli altri?

Continua a leggere ‘Privacy, impronte digitali, internet’

Confronti: il drammaturgo e l’economista

Bertolt Brecht

Se durassimo in eterno
Tutto cambierebbe
Dato che siamo mortali
Molto rimane come prima.

John Maynard Keynes

Ma questo lungo periodo è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo periodo saremo tutti morti.

Crociata anti-fumo – Prima multa a Verona per chi fuma nel parco

E’ di ieri la notizia riguardante l’applicazione della prima sanzione amministrativa verso un cittadino colpevole di aver – udite udite – fumato una sigaretta in un parco giochi frequentato da bambini.

L’ordinanza sindacale che vieta tale “barbara pratica” è in vigore dallo scorso Novembre nel comune di Verona.

Le motivazioni alla base di questa ordinanza le ha spigate ai giornali il Sindaco Flavio Tosi in persona dicendo che «è un divieto senza se e senza ma perchè bisogna proteggere i bambini dal fumo passivo almeno negli spazi comunali loro dedicati, senza condizionare il divieto a una difficile quanto opinabile distanza del fumatore. Molti cittadini – ha aggiunto Tosi – avevano segnalato all’amministrazione comunale che nei 92 parchi gioco distribuiti su tutto il territorio comunale accadeva spesso che gli adulti fumassero in presenza dei bambini e che i fumatori tenessero usualmente le sigarette a un’altezza che corrisponde pressochè a quella dei bambini, andando proprio a colpire le fasce d’età a cui sono riservate le zone verdi attrezzate del Comune di Verona. Oltre al danno alla salute c’è anche il cattivo esempio dato alle fasce d’età più indifese». Continua a leggere ‘Crociata anti-fumo – Prima multa a Verona per chi fuma nel parco’


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