Sentenza Eluana Englaro – Polemiche della Chiesa

Ormai è questione di tutti i giorni, alle entrate a gamba tesa delle gerarchie ecclesiastiche nella politica italiana mi sono (quasi) rassegnato.

Tuttavia pensavo che gli “in-tonaca-ti”, come li chiama sempre un mio amico, si limitassero ad interferire nell’aspetto più prettamente legislativo della politica italiana.

Non ho particolari ricordi (anche se sono piuttosto giovane) di un attacco così vistoso della Chiesa e di alcuni intellettuali cattolici verso una sentenza emessa da un magistrato.

Non c’è bisogno di introdurla, sto parlando della sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano che autorizza lo stop all’alimentazione forzata di Eluana Englaro.

Su di essa si è scaricata una bufera di prediche retoriche da parte chi indossa una tonaca e un crocifisso, simbolo universale del dolore fisico e del sacrificio, ma non ha mai sofferto. La solfa di chi 16 lunghi anni attaccato ad una flebo, vivo in corpo ma ormai morto nello spirito non c’è mai stato ma che pretende di essere depositario di una verità assoluta anche su questioni su cui solo chi le vive dovrebbe potersi esprimere.Neanche sono mai stato in quelle condizioni (per fortuna), ma non pontifico, cerco di immedesimarmi in quella situazione ma non ci riesco. Immagino che i giudici abbiano fatto altrettanto e che le loro coscienze si siano animate più di quanto lo stia facendo la mia ora e che alla fine abbiano sentenziato con giudizio, appunto.

I dubbi mi rimangono ma mi devo fidare di loro, della loro scrupolosità.

E invece i nostri bravi prelati di dubbio non ne hanno neanche uno e sparano frasi sui media del tipo:

-…di fatto una azione di eutanasia- Rino Fisichella

-Noi vescovi ribadiamo la difesa della vita fino alla sua naturale conclusione e il riconoscimento dell’idratazione indotta come diritto della persona alla vita e non come accanimento terapeutico- CEI

-Nessun tribunale aveva mai accolto la richiesta rimarca l’emittente pontificia, che ricorda come già i bioetici della Cattolica abbiano rimarcato che la decisione dei magistrati ‘disconosce il principio della non disponibilità della vita e il dovere di ogni società civile, di assistere i propri cittadini piu’ deboli’- Radio Vaticana

Adesso mi viene da fare solo alcuni commenti.

Punto primo – Magari si trattasse di eutanasia. In Italia una legge sull’eutanasia non c’è e di conseguenza nessun giudice potrebbe applicarla. I giudici non hanno sentenziato una eutanasia ma una interruzione di cure e una interruzione di alimentazione (via flebo). Ma questo il vescovo Fisichella credo che lo sappia.

Punto secondo – Stiamo parlando di un calvario fatto di ben 16 anni di ricovero in ospedale in stato vegetativo persistente e, mi chiedo (non so se qualcuno alla CEI se lo chieda) se in questo specifico caso una idratazione indotta non significhi la condanna ad altrettanti anni di suddetto stato vegetativo (leggetevi la definizione su wikipedia, è terribile) piuttosto che un diritto alla vita. Questo dubbio mi assilla.

Punto terzo.

È questo il punto in cui smetto di avere dubbi e sono convinto di ciò che dico.

Non ho dubbi, dicevo, sull’essere incazzato come una jena verso i nostri politici che restando aggrappati a logiche secolari di rincorsa all’appoggio del consenso vaticano oggi, nel 2008, epoca in cui la tecnologia medica ha fatto tali passi da gigante da risultare spesso incomprensibile ai non addetti ai lavori (come me), non sono capaci di emanare una legge sul testamento biologico e che costringono questa martire a morire di stenti, lentamente, seppure in stato di incoscienza, quando la medicina oggi consentirebbe di farla spegnere in maniera rapida, indolore.

Non ho dubbi perchè questa questione della disponibilità del proprio corpo mi ha stancato. Ognuno deve essere libero di poter decidere più cose possibile sulla propria sorte.

Non ho dubbi perchè se malauguratamente dovesse succedermi qualcosa che mi riduca in quello stato io vorrei morire, subito, senza se e senza ma.

15 Risposte to “Sentenza Eluana Englaro – Polemiche della Chiesa”


  1. 1 nevevalenti 10 luglio 2008 alle 8:42 am

    La Chiesa fa SEMPRE polemiche.

  2. 2 gulliverstravels 10 luglio 2008 alle 10:47 am

    Si, lo so. Ma di fronte a drammi del genere la polemica a che serve e soprattutto a CHI serve?

  3. 3 Pina-pple 10 luglio 2008 alle 11:47 am

    complimenti,bella intuizione, la chiesa cattolica s’infervora contro l’eutanasia e tu t’indigni?cosa ti aspetti, il pensiero ecclesiastico è quello da millenni, non ci vedo nessuna novità, perchè stupirsi? cerchiamo di essere tolleranti noi per primi verso il pensiero altrui, chiesa compresa.ps non sono cattolica

  4. 4 nevevalenti 10 luglio 2008 alle 2:41 PM

    Guzzanti a parte, che ha fatto oggettivamente una grossa fesseria, il fatto è che se la Chiesa si indigna o ammonisce, tutti i ‘laici’ al potere si inchinano e eseguono i suoi dettami, vuoi per bigottismo o vuoi per non perdere voti dai cattolici. Se qualcuno invece si indigna contro la Chiesa, è un criminale, un illiberale, un intollerante. Qualcosa non quadra.

  5. 5 Cesare Nistri 11 luglio 2008 alle 12:13 PM

    Onestamente è uno di quegli argomenti in cui faccio fatica a prendere una posizione…. troppo grande per essere categorici o superficiali.

  6. 6 attimidipixel 11 luglio 2008 alle 12:24 PM

    evito di commentare come dovrei…perchè quando si tocca l’argomento “chiesa” divento una iena…. perciò con calma e sangue freddo mi limito a dire…che la chiesa dovrebbe imparare a impicciarsi dei fatti propri…mai ci riuscirà?

  7. 7 Mik968 13 luglio 2008 alle 6:32 PM

    Allora passera per bigottismo il mio, non sono un cattolico praticante e ne avrei di critiche da fare alla chiesa, piu’ di una.Ma il punto e’, cosa avrebbero detto?
    Cosa vi aspettavate che dicessero?
    Si bravi fate bene, viva l’eutanasia.Da domani il Santo Padre, dira’ che l’aborto e il divorzio sono un punto d’orgoglio per i cristiani e che si puo’ bestemmiare tranquillamente la madonna e tutti i santi.Finalmente sarete contenti.
    Quelli, amici miei sono fatti della chiesa,e siccome “grazie a DIO” viviamo in uno stato laico, possiamo anche permetterci di criticarla…se facessimo parte di un altra religione, saremmo gia nelle liste nera.
    Poi altra cosa e’ essere solidali con una famiglia che ha assistito per 16 anni una figlia in quelle condizioni,e solo quei genitori possono prendere una tale decisione, dopo la sentenza del magistrato.

  8. 8 NoirPink 14 luglio 2008 alle 7:57 PM

    Strano paese il nostro dove è d’obbligo il consenso informato ma dove, una volta intrapresi in situazioni d’emergenza i trattamenti medici che richiederebbero consenso, non si può esprimere la propria volontà di non proseguirli.Una signora può rifiutare di farsi amputare una gamba pur sapendo che morirà e giustamente invoca l’art. 32 della nostra Costituzione mentre una persona non può rinunciare ad un trattamento già iniziato senza il consenso suo o di chi può darlo.
    Troppe influenze dell’autorità religiosa e di tanti bigotti hanno bloccato il naturale percorso di quel corpo troppo manipolato e stravolto da mani estranee. E ricordiamo che, solo in Lombardia, ci sono altri CINQUECENTO casi Englaro..
    http://noirpink.blogspot.com/2008/07/attualit-eluana-e-la-vita-come-libert.html

  9. 9 NoirPink - Modello PANDEMONIUM 6 settembre 2008 alle 8:09 PM

    Il rispetto della vita per Famiglia Cristiana? Trattare i malati da burattini! Il giornale cattolico ha preso una malata che non può scrivere né dettare né anche solo pensare un testo e ha pubblicato una lettera a so nome solo per attaccare Beppino Englaro, il padre di Eluana.
    Leggere per credere…
    http://noirpink.blogspot.com/2008/09/tendenze-famiglia-cristiana-il-rispetto.html

  10. 10 michelangelo 8 ottobre 2008 alle 12:34 am

    ELUANA: IL MIO TESTAMENTO
    A coloro che mi mancano,
    ai fuggitori del male come del bene,
    a chi nutre o paventa peccati e vizi,
    ai venditori e ai compratori di fumo,
    a chi resta per ritrovarsi a chi va per la stessa ragione,
    ai trascinatori e ai trascinati,
    a chi vive nel delirio di giorni disuguali e a chi si spegne nell’interminabile piattezza di un solo giorno,
    a chi ostenta e baratta il frontespizio del santo, del sognatore, del tutto-lavoro-e-famiglia,
    ad ogni famiglia sana o malata, pura o corrotta,
    ai balordi e agli assassini, alle vittime, a tutti i disgraziati, i pervertiti e i fanatici,
    ai bevitori di veleni e di bugie,
    ai martiri di ogni idea,
    ai fautori di stragi e genocidi di ieri, di oggi e di domani,
    a tutti i miei fratelli,
    ai miei genitori:
    il cielo è di nebbia, leoni ruggiscono lontano ed e quasi notte.
    Non vedo ma posso ascoltare tutto il fragore degli elementi scatenati dentro di me.
    C’è che dopo tutto sono viva, ancora.
    Ed ho un sogno, oggi, negli occhi, per tutti, repente, in questa ORA dilatata e non consumabile, dove ogni vicenda non presenta stati mobili ne precedenti ne successivi. Non evoluzioni ne medicine. Non vi fluisce alcunché, ne rischi ne speranze.
    E qui è l’Immobilità Catartica , per una statua di sale in formazione: l’Unico possibile Atto che si costituisce e non è vicenda, che dal Nulla viene e in esso si compie, creandosi in virtù di quel che non mi è dato sapere per ora.
    E qui io sono la fucina e non è possibile ripararne il condotto, abilitarne la soffiera…..
    Da qui io vedo.
    Nudi, i piedi nel fango e i capelli al cielo.
    Occhi, per scrutare l’Insondabile, cercano lo spiraglio.
    Braccia, per smuovere l’inamovibile, brancolano nella nebbia.
    Sospesa nel vuoto, indifesa, persa nell’oscuro labirinto della sorte, là dove sono i confini della vita terrena, e dove l’oscuro mistero trasmuta i mali della carne in gioie supreme, ed esse gioie sciolgono la mente in Spirito che involar si deve quando il tempo è reso, non figlia ma Sorella, nella Luce”.
    Rammentate : “QUANDO IL TEMPO E’ RESO”

  11. 11 G3nny 6 febbraio 2009 alle 5:51 PM

    Mai come ora che studio bioetica mi sono accorta di quanto siano difficili certe scelte e di quanto certa gente sia ignorante su fatti parla come se ormai sapesse tutto.
    Non so perchè, sarò io ma..noto sempre più spesso che appena la chiesa esprime un pensiero, apriti cielo!!!tutti contro la chiesa, che si faccia i fatti suoi, che cosa c’entra lei? Gli atei, gli agnostici, chi di altra religione non ha mai espresso un proprio parere su qualunque cosa? perchè appena la chiesa parla sembra che sia successo il finimondo?
    e poi per questo caso…si parla di uccidere una persona,questo è chiaro e tondo, come molti studi dichiarano, chi è in coma è in grado di percepire tutto, se si lascia morire una persona in coma togliendogli gli alimenti è perfettamente lo stesso che lasciare morire di fame una persona. Cosa c’è che non va?il padre di eluana non se la sente più di avere una figlia in coma? Perchè deve ucciderla per forza? Molte organizzazione si sono proposte per accudire questa ragazza, ma no, noi dobbiamo ucciderla. questo non lo considerate accanimento? E poi chi dice che eluana abbia realmente detto di volere morire in caso di coma? poteva anche essere una frase dettà così, come ognuno di noi può dire in qualsiasi momento. Se non si passa in certe situazioni non si sa quello che si può provare,e se lei in realtà non volesse morire? il coma non è irreversibile, sarà libera lei di scegliere se continuare a vivere o meno quando si svelgierà…sempre se non la uccidino prima.

  12. 12 ilaria 7 febbraio 2009 alle 8:43 PM

    La Chiesa ha bisogno di appoggiarsi a persone deboli. Senza di essa, avrebbe cessato di vivere.

  13. 13 Marta 8 febbraio 2009 alle 6:37 PM

    mi rivolgo a tutti, politici e chiesa , tutti ammalati
    di protagonismo che umiliano e oltraggiano Eluana.
    Dove,dico, dove sul S.Vangelo è scritto che un essere
    cosi perfetto come è l’uomo sia costretto dalle nostre
    tecnologie d’avanguardia a vivere per anni e anni in
    uno stato che di umano non ha più nulla?

    Marta

  14. 14 Onda58 10 febbraio 2009 alle 12:10 am

    Penso che Dio (sempre che esista un dio, magari si può parlare di Caso)voleva eliminare Eluana già 17 anni fa..solo che non ci è riuscito….può aver sbagliato qualcosa 17 anni fa..e solo la tecnologia l’ha fatta vivere 17 anni ancora…e la tecn0logia non è la volontà di dio…lui la voleva morta!!!!!17 anni fa.

  15. 15 roberto 14 marzo 2009 alle 6:28 PM

    la vita e un bene prezioso che va protetto,ma nella situazione di questa donna,chi puo dare torto ai genitori.


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